Ci piace pensare che basti un silenzio del palcoscenico per innescare un pensiero e poco importa che spinga nella direzione opposta o proprio dove avremmo sperato di andare.
Ci piace pensare che questo spazio diventi dello spettatore quanto dell’attore, che possono fondersi o scambiarsi di posto, dando vita a confronti, scambi, dialoghi.
Ci piace pensare a Teatrix come divertimento, riflessione, provocazione, ma soprattutto condivisione. Un luogo in cui i confini vengono fatti saltare, uno spazio che diventa di tutti quelli che decidono di occuparlo.
Fabio Santandrea
direttore artistico